C’è un’Italia che si racconta pedalata dopo pedalata, tappa dopo tappa, chilometro dopo chilometro. È l’Italia del Giro, fatta di paesaggi, accenti, profumi e sapori. Ma anche di volti, territori e storie che, insieme, compongono l’identità profonda di un Paese unico.
È questa stessa Italia che San Salvatore custodisce ogni giorno nel cuore del Cilento, attraverso una filiera corta, sostenibile e trasparente, dove tradizione e innovazione si intrecciano con rispetto e coerenza.
Ed è per questo che domenica 1° giugno saremo da Eataly Roma, in occasione della serata celebrativa conclusiva del Giro d’Italia 2025, per prendere parte a un evento che unisce simbolicamente lo sport, la cultura e il gusto italiano.
Un’occasione speciale, che vede Eataly, partner ufficiale della Corsa Rosa, curare l’intera offerta gastronomica dell’evento, portando a tavola le eccellenze dei territori attraversati lungo il percorso. Un vero e proprio viaggio nel gusto, pensato per raccontare l’Italia attraverso le sue radici più autentiche.
In questo racconto corale, San Salvatore partecipa con i suoi Cremosi di latte di bufala, dessert artigianali che nascono da una materia prima d’eccezione e da una visione produttiva fondata su qualità e sostenibilità. Per l’occasione, i Cremosi si presenteranno in una veste speciale tutta rosa, ispirata alla maglia più iconica del ciclismo italiano: un omaggio alla passione, alla tenacia e alla bellezza del Giro.
Ogni vasetto racchiude la nostra idea di appartenenza: c’è il latte delle bufale allevate a Paestum, nutrite con foraggi coltivati in azienda; c’è la trasformazione entro 24 ore dalla mungitura, in un impianto tecnologicamente avanzato, che protegge ogni fase del processo; c’è la scelta di confezionare in vasetti riutilizzabili, nel rispetto dell’ambiente e della circolarità delle risorse.
Un dessert che è anche un gesto quotidiano di cura, per sé stessi e per il territorio.
Essere presenti all’arrivo del Giro significa essere parte di un’Italia che sa riconoscere il valore delle sue radici, celebrando i territori che la rendono unica e i saperi che la tengono viva.