Cantina

IL BUFALO È NATO NELLA VIGNA,
QUI LO ABBIAMO VISTO

Il vino è cultura di un popolo e di un territorio. È sentimento e passione per un lavoro duro, che sa dare molte soddisfazione. È ricerca e sperimentazione, che mira a migliorare costantemente un prodotto. I vini dell’Azienda Agricola San Salvatore sono tutto questo: testimonianza di una cultura vitivinicola antichissima, quella del Cilento, che ha dato vita ad alcuni dei vini più iconici dell’intera Campania.

LA PRODUZIONE VITIVINICOLA,
IL VINO E LA SUA TERRA

La produzione dei vini San Salvatore avviene su un’estensione di circa 30 ettari di proprietà e 10 ettari in fitto. I vigneti dell’Azienda Agricolo sono situati in tre località. La prima, in località Cannito, si sviluppa su circa 12 ettari di superficie: su circa tre ettari è presente un vigneto di Fiano, con cui si producono Pian di Stio e Trentenare, un ettaro a Falanghina, con le uve di Greco, impiantati in circa 2,9 ettari di terreno, si producono Calpazio ed Elea, mentre con l’Aglianico qui presente su una superficie di 5 ettari, si produce Gioì, Vetere, Jungano e Gillo Dorfles. Questi terreni, disposti a un’altitudine di 250 metri sul livello del mare, godono di un microclima particolarmente favorevole: la vigna è particolarmente ventilata, grazie al vento proveniente dal mare, mentre il Monte Calpazio che si staglia alle spalle della vigna, favorisce la discesa di aria fredda e, quindi, l’escursione termica. Il terreno argillo-sabbioso aumenta la sapidità e conserva la freschezza dei vini.

Il secondo vigneto, invece, è situato a Stio a circa 650 metri sul livello del mare. Sulla sua superficie, che si estende per 16 ettari, si coltivano Fiano per 12,3 ettari, Aglianico, per 2,2 ettari, e Pinot Nero, per 1,5 ettari. Anche qui, l’elevata escursione termica conferisce ai vini qui prodotti freschezza, mentre il terreno argilloso-calcareo li rende minerali, complessi ed eleganti.

L’ultimo vigneto San Salvatore, invece, si trova in località Fuscillo, dove è presente un appezzamento di 1,5 ettari. Di questi, circa mezzo ettaro è dedicato alla Falanghina, mentre la restante parte è coltivata ad Aglianico, dedicato al Vetere. Questo terreno, sabbioso e ricco di tufo, è particolarmente fertile e per questo motivo si presta molto alla coltivazione delle uve con resa maggiore, come per l’appunto la Falanghina e l’Aglianico.

LA VENDEMMIA
È LA FESTA DI TUTTI IN CILENTO

La vendemmia viene eseguita, ogni anno, tra il 15 agosto e il 20 ottobre. La raccolta viene eseguita a mano: ciascun grappolo viene selezionato in base al grado di maturazione. La raccolta manuale, poi, aiuta a preservare l’integrità dell’acino e, quindi, l’ossidazione del mosto e del vino. Successivamente, a seconda del vitigno e della tipologia di vino, viene avviato alla produzione.